Le dolci colline del Prosecco

Treviso e la Marca Trevigiana

15 ‑ 17 novembre

Ondulati rilievi si susseguono a perdita d’occhio, ammantati da una trama ininterrotta di filari. Siamo nel cuore della ricca Marca Trevigiana, un affascinante itinerario tra Conegliano e Valdobbiadene. Un filo ideale congiunge le due cittadine: è la Strada del Prosecco, che si snoda tra pievi e castelli, vecchi mulini e piccoli borghi. Alcuni di essi sono stati definiti da un poeta locale “una cartolina spedita dagli dei”. Nel comune di Valdobbiadene c’è una superficie di poco più di cento ettari, conosciuta come il pentagono d’oro, dove crescono le uve della miglior qualità, che daranno vita al vino più nobile e raffinato: il Prosecco Superiore di Cartizze.

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PROGRAMMA

venerdì 15 novembre - Arrivo a Treviso e passeggiata nel centro storico. È l’acqua a caratterizzare la città: nei fiumi e nei canali che l’attraversano, dividendola in tante isole, si specchiano facciate con tracce di decorazioni e pallidi affreschi come se una nebbia li avesse provvisoriamente velati. Nel periodo comunale divenne centro di cultura cavalleresca tanto da meritarsi l’appellativo di “marca gioiosa e armoniosa”, che ancora oggi la caratterizza. Tanti i monumenti degni di nota, come il Palazzo dei Trecento, la Loggia dei Cavalieri e la chiesa di San Francesco, edifici tagliati nel mattone di una calda tonalità rossa. Ma l’angolo più pittoresco è la Peschiera: così è conosciuta l’isoletta occupata dal mercato del pesce e fiancheggiata da deliziosi palazzi. Trasferimento a Monastier, sistemazione in hotel, cena e pernottamento.

sabato 16 novembre - Prima colazione in hotel e partenza alla scoperta della Strada del Prosecco. Prima tappa sarà Conegliano, piccola città rinascimentale ricca di bellezze storiche e artistiche. All’interno del Duomo è conservata la preziosa tela di Cima da Conegliano, la Madonna in Trono tra Angeli e Santi, l’unica opera del maestro rimasta in città. Si prosegue poi alla volta di San Pietro di Feletto, dove si trova una delle pievi più antiche del Veneto, con uno straordinario ciclo di affreschi del XII secolo. Arrivo a Valdobbiadene e visita ad una cantina, dove verrà spiegato il processo di vinificazione dalla raccolta dell’uva all’imbottigliamento, con una degustazione di vini prodotti dall’azienda accompagnati da salumi e formaggi. Nel pomeriggio sosta alla splendida Abbazia di Follina, che deve il suo nome alla comunità dei Cistercensi che qui si insediò nel XII secolo: furono infatti i monaci a diffondere nella zona l’attività di lavorare la lana, il “follare”. A fianco della chiesa a tre navate, è il raffinato chiostro in cui capitelli e colonne esprimono una gamma vastissima di soluzioni decorative. Rientro in hotel, cena e pernottamento.

domenica 17 novembre - Dopo la prima colazione partenza per Asolo, che nei secoli ha ammaliato generazioni di artisti e poeti ed è stata definita da Giosuè Carducci “la città dai cento orizzonti”. Dalla trecentesca porta Santo Spirito ci si addentra nelle vie strette del centro: a ridosso dell’arco c’è la casa di Eleonora Duse, dall’intonaco rosa antico, e poi una sfilata di palazzotti in stile veneziano fino ad arrivare alla piazza principale dove troneggia il Duomo, che custodisce la mirabile pala dell’Assunta di Lorenzo Lotto. Nel pomeriggio partenza in bus per il rientro.

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QUOTA

Quota di partecipazione € 395,00
Supplemento singola € 100,00 (disponibilità limitata)
La quota comprende: Viaggio in bus
• Trattamento di mezza pensione in hotel 4 stelle • Servizio guida • Auricolari
• Visita e degustazione in una cantina
• Assicurazione Medica e Annullamento Viaggio • Accompagnatore
La quota non comprende: Eventuale tassa di soggiorno
• Quanto non citato nella voce “la quota comprende”

Alloggeremo in una storica Residenza Veneziana all’interno di uno splendido parco di tre ettari. La Villa, costruita intorno alla metà dell’Ottocento, è diventata famosa durante la Grande Guerra per la presenza illustre di Ernest Hemingway, che qui prese spunto per alcuni dei suoi romanzi più famosi. L’edificio, adibito oggi a Relais, conserva ancora il suo fascino originario, con architetture dolci ed armoniose e romantiche atmosfere.