Classicità e Romanticismo nel Parco

Roma: Villa Torlonia

domenica 15 giugno

Qualche volta non è necessario andare troppo lontano per vivere il sogno di un’atmosfera orientaleggiante, tra suggestioni da mille e una notte. A Roma in un angolo del parco di Villa Torlonia, nel quartiere Nomentano, il complesso della Serra Moresca proietta il visitatore in un elegante rifugio di chiara ispirazione islamica. Realizzato tra il 1839 e il 1841, su progetto dell’architetto veneto Giuseppe Jappelli, con la collaborazione del pittore e fotografo Giacomo Caneva, il complesso venne ideato per assecondare il desiderio del principe Alessandro Torlonia di rinnovare il parco della residenza di famiglia nel nuovo stile allora in voga, che egli stesso aveva apprezzato nei suoi soggiorni in Inghilterra.

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PROGRAMMA

Arrivo a Roma e visita di Villa Torlonia. L’ingresso principale su via Nomentana è delimitato da due propilei con alto basamento e colonne ioniche. Questa monumentalità di gusto neoclassico richiama il prospetto del palazzo residenziale, il Casino Nobile, che si impone allo sguardo per la purezza delle sue linee. L’interesse di Torlonia per le antichità è evidenziato anche dall’obelisco svettante davanti al viale che conduce alla dimora: è il primo dei due fatti erigere nella villa dal principe Alessandro, erede della tenuta, per onorare i genitori. Discendente dell’importante famiglia di banchieri, una volta acquistata la proprietà volle renderla degna delle dimore patrizie della città. L’occasione fu data soprattutto dal suo matrimonio con Teresa Colonna, esponente di una delle casate più antiche di Roma. All’interno, un gruppo di pittori e decoratori diede vita a eclettici ambienti egizi, gotici, medievali e rinascimentali, in un insieme di marmi, dorature, decorazioni a stucco, a tempera e a mosaico dai colori sfolgoranti. Il passaggio al piano nobile venne affidato ad una scala dalla straordinaria balaustra in bronzo e oro, considerata tra le più belle d’Europa. Fece, inoltre, ampliare il parco e lo fece costellare di nuove costruzioni, come il complesso della Serra Moresca. L’edificio ha una struttura rettangolare, realizzata in peperino, ghisa e ferro, e si offre alla vista come un delicato ricamo di vetri colorati blu, verdi, rossi, gialli e viola, riuniti in raffinate composizioni che vanno dai piccoli rosoni ai temi vegetali stilizzati. Recentemente è stato scoperto che nella serra si coltivavano piante di ananas, un frutto prelibato che compare come motivo decorativo nel padiglione, la cui struttura è chiaramente ispirata all’Alhambra di Granada in Andalusia. Il soffitto di vetro è retto da capriate lignee, e nelle giornate di sole lo sfolgorio delle luci colorate piove ovunque, esaltato dalla presenza degli specchi. Un’altra sorpresa, successivamente ampliata e decorata in stile liberty, è oggi nota come Casina delle Civette: rappresenta un prezioso esempio dell’eclettismo romano, ponendosi come simbolo dell’altissima qualità delle arti decorative di quel periodo. Il nome è dovuto alla presenza quasi ossessiva delle raffigurazioni dell’uccello notturno nelle decorazioni dell’edificio. Splendide sono le vetrate che decorano porte, finestre e bow-windows, realizzate in pregiati vetri policromi legati a piombo. Nel pomeriggio visita alla Basilica di S.Agnese fuori le Mura. Fatta costruire nel IV secolo da Costanza, figlia di Costantino, sopra l’area che accoglieva le spoglie della santa, è uno degli esempi più integri di basilica cristiana di influenza bizantina. Nell’interno, cui si accede per una scalinata del 1590 ornata da frammenti e reperti antichi, si possono ammirare il matroneo, raro nelle chiese romane, e il mosaico absidale su fondo d’oro. Al termine della visita guidata partenza per il rientro in bus.

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QUOTA

Quota di partecipazione € 98,00
La quota comprende: Viaggio in bus e pedaggio • Servizio guida
• Biglietti d’ingresso • Auricolari • Assicurazione Medica • Accompagnatore

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