Accademia di Francia, un “Gioiello” sul Pincio

Roma, Villa Medici

domenica 7 settembre

È un luogo magico Villa Medici, nel cuore di Roma: ha scorci dove il tempo sembra essersi fermato al Cinquecento, quando era la residenza del cardinale Ferdinando de’ Medici, futuro Granduca di Toscana. La facciata che dà sul parco, ad esempio, un capolavoro d’architettura rinascimentale decorato con bassorilievi romani, tra cui ghirlande dell’Ara Pacis. O lo studiolo in fondo al giardino, affrescato da Jacopo Zucchi con un arabesco di piante e uccelli, dove il cardinale intratteneva dame compiacenti. O gli oltre sette ettari di giardino, scandito da siepi di alloro, busti di marmo, fughe di viali e un bosco di lecci. Villa Medici, da residenza rinascimentale, è ora sede dell’Accademia di Francia.

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PROGRAMMA

Arrivo a Roma, incontro con la guida ed ingresso a Villa Medici. La posizione panoramica, in cima alla scalinata di piazza di Spagna e accanto a Trinità dei Monti, è un buon motivo per visitarla, ma non l’unico. Il vero privilegio è entrare in un luogo storico e di vivace produzione culturale, e di vivere l’altra faccia di questo edificio che si scopre solo una volta varcata la soglia: si avverte subito una grande energia, un’aurea splendente che illumina questi spazi d’ispirazione, creazione e ricerca, in cui convivono diverse anime. Prima di tutto residenza per artisti, poi tempio della cultura francese, museo di antiche collezioni e luogo d’incontro. Sarà possibile accedere allo Studiolo del Cardinale, al Grande Salone ed alla Galleria in cui Ferdinando de’ Medici teneva le sue collezioni di antichità. Quel che oggi è Villa Medici si deve principalmente a Balthus che fu direttore dell’Accademia dal 1961 al 1977: fluida come un fiume e malleabile come materia viva, proprio come lui l’aveva pensata e grazie ai suoi illuminati successori, continua a insinuarsi nei gangli culturali di Roma di cui è ormai parte integrante. Anche i giardini testimoniano tutta la creatività del luogo, con architetture e sculture legate alla storia medicea: la Loggia, il Mercurio del Giambologna, la Gipsoteca, il gruppo dei Niobidi e l’Atelier del Bosco, ritratto in un celeberrimo quadro di Velasquez. La passeggiata si concluderà con un incredibile affaccio dal Belvedere, uno dei punti più panoramici sulla città Eterna. Ed è proprio da questa posizione privilegiata che la Villa continua, ancora oggi, a raccontare e promuovere la storia infinita dell’arte, che si esprime non solo in francese e italiano, ma in una lingua che tutto il mondo comprende: quella della bellezza. Nel pomeriggio passeggiata lungo via Gregoriana, che prende il nome da papa Gregorio XIII Boncompagni che ne ordinò la costruzione in occasione del Giubileo del 1575. Lo scopo era quello di creare una via che collegasse la chiesa di Trinità dei Monti e la sottostante città rinascimentale, come alternativa alla scalinata costruita da Domenico Fontana. Vi risiedettero, per la salubrità e la bella posizione, molti artisti e intellettuali italiani e stranieri, a partire da Federico Zuccari, che vi costruì il suo palazzo, detto “la casa dei Mostri”. L’edificio, ristrutturato nei primi anni del 2000, ospita oggi la Biblioteca Hertziana dedicata alla storia dell’arte. Arriveremo poi a Fontana di Trevi: uno spettacolo che raggiunge la sua apoteosi nel dilatato, tempestoso set di statue, rocce, zampilli, strepitosa invenzione di Nicola Salvi. L’enorme struttura, che è addossata al lato minore di Palazzo Poli che ne è parte integrante, è una superba fusione fra rigore architettonico classico e concezione scenografica barocca. Il tema è il mare: la coreografia è dominata da una scogliera al cui centro spicca la statua di Nettuno che guida un cocchio a forma di conchiglia trainato da cavalli e tritoni. Sotto la fontana si trova l’Acquedotto Vergine, l’unico degli acquedotti di Roma antica rimasto ininterrottamente in funzione fino ai nostri giorni, alimentando le monumentali fontane barocche della città. Proprio di questo ultimo tratto urbano vedremo oggi alcuni resti, nascosti sotto la città moderna. Avremo modo infatti di scoprire una parte di questo acquedotto nel piano interrato della Rinascente dove, tra il 2012 e il 2013, durante la ricostruzione della palazzina su via del Tritone, sono state ritrovate 15 arcate: si tratta di un tratto molto importante, che ha permesso di ricostruire il percorso originario della struttura, un tracciato fino ad allora ignoto. Al termine della visita partenza per il rientro in bus.

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QUOTA

Quota di partecipazione € 98,00
La quota comprende: Viaggio in bus e pedaggio
• Prenotazione ed ingresso a Villa Medici • Servizio guida • Auricolari
• Assicurazione Medica • Accompagnatore

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